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Ambiente

Energia nucleare: l'inchiesta di “Report”

Energia nucleare: l'inchiesta di “Report”


Alla fine si tratta solo di riscaldare acqua per far girare delle turbine che devono produrre elettricità. Ma non è che è esagerato mettere in moto una reazione nucleare per fare l'acqua calda? E' pericoloso? Conviene realmente? Si può fare diversamente? La Storia comincia nel 1953 e le intenzioni erano ottime: atomi per la pace – diceva Eisenhower – sottrarre l’atomo al controllo militare e usarlo per fare l’elettricità. Andò tutto bene per molti anni, poi successe quello che non doveva succedere: gli incidenti. Sellafield, Three Miles Islands, Chernobyl. E fu così che cominciò un lento declino del sistema. Nel 2002 l’ultima punta massima di produzione elettronucleare. Nel mondo i reattori sono 436: 8 in meno rispetto al 2002. Stanno invecchiando e nessuno si affretta a rimpiazzarli. Dal 1979 negli Usa non sono state più costruite centrali nucleari. Bush aveva promesso un rilancio dell’elettronucleare ma non se ne fece niente: l’investimento troppo rischioso per le banche e i soldi pubblici in giro ce ne sono pochi per via della crisi. Barak Obama taglia gli incentivi all’atomo e punta su rinnovabili e efficienza energetica. Stessa cosa fa la Germania dove una legge del 2002 stabilisce che non si costruiscono più centrali e i reattori esistenti man mano che giungono a fine vita si spengono. Intanto però si devono ancora fare i conti con le scorie. Di quanto costi poi il nucleare in termini di salute delle persone sembra meglio non parlarne. L’azione dell’Oms è blindata da un accordo del 1959 con L’AIEA (Organizzazione internazionale per l’energia atomica) che a sua volta dipende dal Consiglio di sicurezza dell’ Onu: in poche parole quello che sappiamo degli effetti del nucleare sulla nostra salute dipende dagli interessi dell’industria atomica. E la Francia con 58 reattori? Non è per niente indipendente per quanto riguarda l’energia e i problemi sul territorio sono tanti. Ma l’industria nucleare – francese, americana – è sempre in piedi e preme da tutte le parti per costruire. In Italia si sta parlando di rinascimento nucleare, ci siamo affidati ai francesi perche ci hanno detto che le loro centrali sono le più sicure, è vero? E poi quando saranno terminate la nostra bolletta elettrica sarà veramente più bassa?(...)


Il sito di “Report”:

http://www.report.rai.it/R2_HPprogramma/0,,243,00.html

 

 

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Conferenza mondiale sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile

Conferenza mondiale sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile


Organizzata dall’Unesco e dal Ministero federale tedesco dell’Educazione e della Ricerca, la “Conferenza mondiale sull’Educazione allo Sviluppo Sostenibile – Entrando nella seconda metà del Decennio ONU” (in programma a Bonn fino al 2 aprile) ha l’obiettivo di valorizzare il ruolo degli strumenti di apprendimento nella diffusione di valori e competenze orientati a uno sviluppo sostenibile, oltre a promuovere gli scambi internazionali, in particolare Nord-Sud.


Il sito della Conferenza:

http://www.esd-world-conference-2009.org/


Tutti i documenti in discussione:

http://www.esd-world-conference-2009.org/en/documents.html


Le novità sulla Conferenza:

http://www.esd-world-conference-2009.org/index.php?id=16&L=0&type=100

 

Un bilancio conclusivo:

http://www.educazionesostenibile.it/portale/sostenibilita/pensare-eco/469-conferenza-unesco-educazione-allo-sviluppo-sostenibile.html

 

The Bonn Declaration:

http://www.esd-world-conference-2009.org/fileadmin/download/ESD2009_BonnDeclaration080409.pdf

 

Final Report:

http://www.esd-world-conference-2009.org/fileadmin/download/News/Report_on_World_Conference.pdf

 

 

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2011 Anno Internazionale delle Foreste

2011 Anno Internazionale delle Foreste


Il 20 dicembre 2006, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione proclamando il 2011 Anno Internazionale delle Foreste per sostenere l’impegno di favorire la gestione, conservazione e lo sviluppo sostenibile delle foreste di tutto il mondo.
Le foreste sono parte integrante dello sviluppo sostenibile globale: le attività economiche legate alle foreste influiscono sulle condizioni di vita di 1 miliardo e 600 milioni di persone in tutto il mondo; inoltre sono fonte di benefici a livello socio-culturale e costituiscono il fondamento del sapere delle popolazioni indigene; infine, come ecosistemi, le foreste giocano uno ruolo fondamentale nel proteggere la biodiversità e nell’attenuare gli effetti del cambiamento climatico.
L’Anno Internazionale delle Foreste mira ad accrescere la consapevolezza e a promuovere un’azione globale per la gestione, conservazione e sviluppo sostenibile di tutti i tipi di foreste, comprese le specie arboree al di fuori delle foreste.
“Questo è un invito aperto a tutta la Comunità Internazionale - ha detto Pekka Patosaari, Direttore del Forum delle Nazioni Unite sulle Foreste – a riunirsi e lavorare insieme ai Governi, organizzazioni internazionali e società civile per fare in modo che le nostre foreste vengano gestite in modo sostenibile per le generazioni attuali e future”. Ogni giorno, circa 350 km quadrati di foresta vengono distrutti in tutto il mondo. Le maggiori cause di questa perdita di aree forestali sono: la conversione in terreni agricoli, un taglio indiscriminato del legname, una gestione errata della terra e la creazione di insediamenti umani. Saranno organizzate diverse attività per celebrare l’Anno Internazionale delle Foreste per favorire lo scambio di conoscenze sulle possibili strategie per favorire una gestione sostenibile delle foreste. Per facilitare l’organizzazione di queste attività, Governi, organizzazioni a livello regionale ed internazionali ed enti della società civile dovranno istituire comitati nazionali e designare focal point nei rispettivi paesi.

Per maggiori informazioni:
http://www.un.org/esa/forests/2011/2011.html

 

 



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2010 Anno Internazionale della Biodiversità

2010 Anno Internazionale della Biodiversità



Il 20 dicembre 2006, l’Assemblea Generale ha proclamato il 2010 Anno Internazionale della Biodiversità e ha designato il Segretariato della Convenzione sulla Diversità Biologica come focal point dell’Anno. Ha inoltre invitato il Segretariato a collaborare con le agenzie delle Nazioni Unite interessate, le organizzazioni internazionali e gli altri attori che si occupano di ambiente per dare maggiore attenzione a livello internazionale alla continua perdita di biodiversità.


Il sito della Convenzione sulla Diversità Biologica :

http://www.cbd.int/2010-target/

 

 



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Rapporto UNEP sullo stato dell'ambiente In Amazzonia

Rapporto UNEP sullo stato dell'ambiente In Amazzonia


È stato pubblicato il rapporto UNEP sull’ambiente in Amazzonia (Environment Outlook in the Amazonia – GEO AMAZONIA) in cui si analizza il crescente degrado ambientale nella zona forestale più estesa del pianeta.


Il Rapporto:

http://www.unep.org/pdf/GEOAMAZONIA.pdf


I dati salienti:

http://www.unep.org/Documents.Multilingual/Default.asp?DocumentID=562&ArticleID=6088&l=en&t=long

http://www.vglobale.it/NewsRoom/index.php?News=5473

 

Il sito dell'UNEP:

http://www.unep.org

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Lo stato dell'ambiente nelle regioni polari

Lo stato dell'ambiente nelle regioni polari


L’Organizzazione Mondiale Meteorologica (WMO) e il Consiglio Internazionale delle Scienze (ICSU) hanno pubblicato il rapporto The State of Polar Research che fornisce una nuova testimonianza sugli effetti diffusi del riscaldamento globale nelle regioni polari.


Il Rapporto:

http://216.70.123.96/images/uploads/IPY_State_of_Polar_Research_EN_web.pdf


Il sito del WMO:

http://www.wmo.int/pages/index_en.html


World Meteorological Day:

http://www.wmo.int/wmd/index_en.html


Our Polar Heritage:

http://www.wmo.int/artgallery/polar/our_polar_heritage/our_polar_heritage.html


Il sito dell'ICSU:

http://www.icsu.org/index.php


International Polar Year:

http://www.icsu.org/1_icsuinscience/ENVI_Ipy_1.html

 

 

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