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Ambiente

FORNI SOLARI


Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. 

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 Per forno solare, si intende un dispositivo in grado di concentrare la luce del sole ed utilizzarla per fini alimentari: dalla cottura di semplici pagnotte fino a elaborati arrosti, passando per la pasta e la sterilizzazione dell'acqua ai fini di renderla potabile.I forni solari, da sempre usati in tutto il mondo, hanno un’enorme varietà di forme e di capacità. I modelli più piccoli e semplici sono simili a quelli usati per la cottura lenta con il crock-pot. Oltre ad essere a risparmio energetico e a bassissimo impatto ambientale, i forni solari si sono rivelati utilissimi nelle aree rurali dei paesi in via di sviluppo e nei campi profughi, dove l’accesso ai combustibili da cucina è minimo o nullo. Si possono usare inoltre per far bollire l’acqua potenzialmente pericolosa. 

 

Tipologie di forni solari 

Esistono due tipologie di forni solari: quelli a scatola sono i più semplici e, sebbene si trovino anche in commercio, è facile costruirli in casa con materiali poveri (cartoncino, carta stagnola, colla). Con questo tipo di forni solari, la cottura avviene a temperature relativamente basse: ciò consente di allontanarsi per svolgere altre faccende senza rischiare di bruciare il cibo.Alternativamente, si trovano in commercio dei forni solari a concentrazione, molto più efficienti di quelli a scatola seppure un po' più cari, che sfruttano uno specchio parabolico per concentrare al massimo la luce nel punto in cui si pone la pentola con il cibo, superando anche i 200° C di temperatura: in condizioni di cielo sereno e con sole visibile, è possibile, ad esempio, cuocere del riso per otto persone in 25 minuti.A causa della grande utilità e praticità dimostrata da questi forni, il loro uso si sta diffondendo molto anche in alcuni campi profughi.


Per informazioni sulla costruzione: Estratto da

http://digilander.libero.it/giannicrovatto/forno-in.htm

http://solarcooking.org/italiano/minimum-it.htm 

http://www.ecquologia.org/cucinasolare.htm

Corsi per l’autocostruzione: 

http://www.scuolaer.it/page.asp?IDCategoria=133&IDSezione=402&ID=72613

Alcune applicazioni nei Paesi in via di sviluppo:

http://www.reportafrica.it/articoli.php?categoriacod=SOL&idarticolo=101

Applicazioni per la didattica

http://crs4energierinnovabili.blogspot.com/2008/05/forni-solari-orgosolo.html

Per una storia dei forni solari: 

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GESTIONE SOSTENIBILE DEI RIFIUTI


Workshop dal titolo "ENEA e le Tecnologie per la Gestione Sostenibile dei Rifiuti"

Roma, 18 giugno 2008

Lo sviluppo e l’introduzione di tecnologie innovative nella gestione dei rifiuti costituisce un elemento centrale nel complesso percorso verso lo sviluppo sostenibile.

Le innovazioni tecnologiche costituiscono infatti un elemento centrale e spesso dirimente nel miglioramento della qualità della vita dei cittadini. Ma in vaste aree del nostro Paese, non solo in Campania, l’adeguamento dei sistemi di gestione è ancora uno degli ostacoli principali al raggiungimento di questo obiettivo. A questo argomento, Enea (Ente per le nuove tecnologie, l’energia e l’ambiente) ha dedicato un workshop dal titolo “ENEA e le Tecnologie per la Gestione Sostenibile dei Rifiuti” in cui ha illustrato le sue attività nel settore, sia di ricerca e sviluppo tecnologico relativamente ai cicli di trattamento, con particolare riguardo ai trattamenti termici e al recupero energetico, sia sull’insieme delle tecnologie di controllo complessivo del sistema di recupero/riciclaggio. 

Il programma della manifestazione:

http://www.enea.it/eventi/eventi2008/GestioneRifiuti180608/Programma180608.pdf 

Introduce e presiede: Luigi Paganetto (Presidente ENEA). Intervengono, fra gli altri: Nicolò Dubini (Vice Presidente Esecutivo Pirelli Ambiente), Daniele Fortini (Presidente Federambiente), Claudio Galli (Direttore Divisione Ambiente HERA SpA), Roberto Garavaglia (Presidente EuroEnergy Group Gruppo Marcegaglia), Gianfranco Mascazzini (Direttore Generale Qualità della Vita Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare), Gianni Alemanno (Sindaco Comune di Roma), Guido Bertolaso (Sottosegretario di Stato Presidenza del Consiglio dei Ministri con delega all'emergenza rifiuti), Claudio Mancini (Assessore allo Sviluppo Economico Regione Lazio), e Roberto Menia (Sottosegretario di Stato Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare)

Per ascoltare le registrazione completa di tutti gli interventi:

http://www.radioradicale.it/scheda/256325/workshop-dal-titolo-enea-e-le-tecnologie-per-la-gestione-sostenibile-dei-rifiuti 

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FUTURO


Aurelio Peccei(Da Wikipedia, l'enciclopedia libera) 

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Aurelio Peccei (Torino, 4 luglio 1908 – 13 marzo 1984) trascorse a Torino la sua giovinezza e si laureò in economia all'università del capoluogo piemontese nel 1930. Successivamente, grazie ad una borsa di studio, si trasferì alla Sorbona di Parigi dove fu premiato con un viaggio gratuito in Unione Sovietica. La conoscenza di molte lingue straniere gli permise di entrare in Fiat, nonostante fosse sospetto di anti-fascismo. Nel 1935 una sua fortunata spedizione in Cina per conto della Fiat gli permise di affermare la sua figura dirigenziale all'interno dell'azienda. Durante la II guerra mondiale Peccei fu coinvolto nel movimento anti-fascista e nella resistenza, dove fu membro di "Giustizia e Libertà".

La sua lottà durò fino al 1944, quando fu arrestato, incarcerato e torturato e giunse ad un passo dall'esecuzione, ma riuscì a resistere fino alla liberazione. Dopo la fine della guerra Peccei fu coinvolto in prima persona nel processo di ricostruzione dell'Italia del dopoguerra, si occupò di svariati affari, sia di tipo pubblico che di tipo privato, tra cui la fondazione della prima compagnia aerea italiana, l'Alitalia. Nel 1949 accettò di trasferirsi in America Latina per conto della Fiat, la quale intratteneva già relazioni commerciali con il Sud America, che si erano interrotte tuttavia durante la guerra. Si stabilì in Argentina, dove visse con la sua famiglia una decina di anni all'incirca.Grazie al suo ingegno realizzò le grandi potenzialità del luogo dove si trovava e riuscì ad aprire una filiale argentina della Fiat, la Fiat-Concord, che si occupava di produrre automobili e trattori.

La Filiale presto divenne una delle prime linee di produzione di grande successo in America Latina. Nel 1958 il potere economico della Fiat era in piena crescita, il che gli permise di fondare la Italconsult, una joint-venture tra i piu famosi marchi italiani nel campo automobilistico, quali la Innocenti, la Montecatini e la stessa Fiat. La Italconsult si pose l'obiettivo di fornire consulenza economica e ingegneristica ai paesi in via di sviluppo. Sotto di lui la società lavorò principalmente come un'organizzazione non-profit. Infatti egli stesso le diede il compito di aiutare lo sviluppo delle popolazioni del terzo mondo: la sensibilità di Peccei verso le popolazioni meno fortunate si spiega con il fatto che avendo egli trascorso molti anni in Sud America, si era reso conto prima di altri delle situazioni estremamente disagiate in cui vivevano le popolazioni locali.

Nel 1964 gli fu chiesto di diventare amministratore delegato della Olivetti, che già allora iniziava ad affrontare le prime difficoltà a causa dei profondi cambiamenti in atto nella produzione delle macchine da ufficio. Grazie alla sua lungimiranza e alla sua inventiva Peccei, riuscì a risollevare le sorti dell'azienda. Ma egli, non contento dei risultati ottenuti con la Italconsult e con la presidenza dell'Olivetti, concentrò i suoi sforzi anche su altre organizzazioni, quali ad esempio la ADELA, un consorzio internazionale di banchieri di supporto allo sviluppo economico dell'America del Sud.

Peccei ebbe l'onore di tenerne il discorso di apertura dei lavori, in spagnolo, nel 1965. Dopo quest'incontro, venne costituito il Club di Roma. Il Club di Roma decise di utilizzare un approccio scientifico al fine di scoprire i possibili scenari per il futuro. Tre giovani ricercatori del MIT, Donnella Meadows, Dennis Meadows e Jorgen Randers, svilupparono un modello matematico del mondo. Gli scenari mostrarono chiaramente che se avessimo continuato “business as usual” sarebbe finita in un disastro. Il risultato fu pubblicato con il titolo Limiti alla crescita, un libro che è stato tradotto in più di 30 lingue.


Punto di riferimento in rete per conoscere il pensiero di Peccei attraverso i suoi scritti e quelli dei suoi collaboratori è il sito seguente:

http://www.clubofrome.at/about/index.html

da cui è possibile scaricare una pubblicazione della prof.ssa Eleonora Barbieri Masini, che ne illustra approfonditamente la vita, il pensiero e l’opera.Per consultazione:

 http://www.clubofrome.at/archive/mas-peccei_it.pdf 

Altre testimonianze su Peccei: 

http://www.fondazionemicheletti.it/magazine.asp?id_call=370&articolo=y&id_sezione=13

 

http://www.educazionesostenibile.it/portale/images/stories/apr08_05.pdf

 

http://www.educazionesostenibile.it/portale/images/stories/apr08_08-11.pdf

 

http://www.educazionesostenibile.it/portale/images/stories/apr08_06-07.pdf

 

http://www.educazionesostenibile.it/portale/images/stories/apr08_12-13.pdf

 

http://www.educazionesostenibile.it/portale/images/stories/apr08_16-17.pdf

 

http://www.educazionesostenibile.it/portale/index.php?option=com_content&task=view&id=764&Itemid=96 

Siti di interesse: 

http://www.clubofrome.org/

 

http://www.clubofrome.at/about/index.html

http://www.clubofrome.at/events/2008/rome/  


Convegno Internazionale celebrativo del centenario della nascita di Aurelio Peccei Strategie per un pianeta sostenibile(Roma, Auditorium 16-17 giugno 2008) Proprio quest’anno cade il 100° anniversario della nascita di Aurelio Peccei, fondatore e presidente del Club di Roma, la struttura internazionale che ha scatenato il dibattito mondiale sui limiti della crescita umana in un mondo dai limiti biofisici definiti. Il primo rapporto voluto dal Club fu il famosissimo “The Limits to Growth” che, ancora oggi costituisce un punto di riferimento ineludibile per chiunque si occupi dei problemi del nostro futuro. L’evento costituisce quindi uno straordinario appuntamento per fare il punto sulle migliori conoscenze che abbiamo sin qui acquisito sul funzionamento del nostro pianeta e sulla relazione tra specie umana e sistemi naturali, individuando e suggerendo le strade per un futuro sostenibile. Tra i grandi specialisti di fama internazionale che saranno presenti in questa occasione: Ralph Cicerone, presidente della National Academy of Sciences degli Stati Uniti ed illustre climatologo, Sir Martin Rees, presidente della Royal Society e astrofisico di fama internazionale, Kofi Annan, già segretario generale delle Nazioni Unite e premio Nobel per la Pace, Lester Brown, fondatore del Worldwatch Institute e presidente dell'Earth Policy Institute, Konrad Osterwalder, rettore dell'Università delle Nazioni Unite, Peter Raven direttore del Missouri Botanical Garden e già presidente dell’American Association for the Advancement of Sciences (AAAS), Joan Martinez-Alier, presidente dell’International Society for Ecological Economics e tanti altri. Registrazione audio e video del Convegno:

http://www.radioradicale.it/scheda/256087/strategie-per-un-pianeta-sostenibile

http://www.radioradicale.it/scheda/256088 

Una voce fuori dal coro:

http://www.luogocomune.net/site/modules/newbb/print.php?form=2&forum=42&topic_id=2620&post_id=58572

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Thor, il sistema di riciclaggio ‘indifferenziato’


Un sistema sviluppato dal Cnr permette di recuperare e raffinare i rifiuti solidi urbani senza passare per i cassonetti differenziati. Costa un quinto della spesa per lo smaltimento di un inceneritore e restituisce materiali utili e combustibile dal potere calorico elevato.
 

 

Quanto sia oneroso e problematico il trattamento dei rifiuti, lo dimostra la “tragedia” della Campania alla quale media e istituzioni stanno prestando la loro allarmata attenzione in questi giorni. Ma i rifiuti solidi urbani, com’è noto, possono rappresentare anche una risorsa. In questa direzione va Thor, un sistema sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme alla Società ASSING SpA di Roma, che permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti e trasformarli in materiali da riutilizzare e in combustibile dall’elevato potere calorico, senza passare per i cassonetti separati della raccolta differenziata. Un passo oltre la raccolta differenziata e il semplice incenerimento, con cui i rifiuti diventano una risorsa e che comporta un costo decisamente inferiore a quello di un inceneritore.

Thor (Total house waste recycling - riciclaggio completo dei rifiuti domestici) è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili. L'impianto THOR è costituito da una serie di macchine di preparazione del materiale e da un "ultramulino", una macchina di macinazione che agisce per attrito sui materiali e ne determina la destrutturazione. Non esistono, al momento, impanti simili al mondo e si prevede una rapida evoluzione della tecnologia verso impianti piccoli e dedicati, in settori industriali ed ambientali, quali il trattamento di rifiuti ospedalieri, rifiuti pericolosi e di RSU (rifiuti solidiurbani) a basso potere calorifico.

Come un ‘mulino’ di nuova generazione, l’impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell’intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità. “Un combustibile utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico”, aggiunge Paolo Plescia, ricercatore dell’Ismn-Cnr e inventore di Thor, “compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalorizzazione delle biomasse. Infatti, le caratteristiche chimiche del prodotto che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti sono del tutto analoghe a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti da idrocarburi policiclici”. E’ possibile utilizzare il prodotto sia come combustibile solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio per motori diesel attraverso la ‘pirolisi’. L’impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell’energia che produce e il resto lo cede all’esterno. Il progetto THOR è divenuto nel 2003 operativo ed ha permesso la realizzazione del primo impianto meccanochimico industriale al mondo, capace di trattare circa 2000 kg di rifiuti solidi urbani ogni ora e di trasformarli in combustibile con un P.C.I. di 5500 kcal/kg. tale impianto è situato in via sperimentale presso l'area della ricerca di Montelibretti (Roma).

Il primo impianto THOR, attualmente in funzione in Sicilia, riesce a trattare fino a otto tonnellate l’ora e non ha bisogno di un’area di stoccaggio in attesa del trattamento; è completamente meccanico, non termico e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori. Inoltre, è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con un costo contenuto: un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati e ha un costo medio di 2 milioni di euro. L’impianto può essere montato su un camion o su navi. In quest’ultimo caso, la produttività di un impianto imbarcato può salire oltre le dieci tonnellate l’ora e il combustibile, ottenuto dal trattamento, reso liquido da un ‘pirolizzatore’, può essere utilizzato direttamente dal natante o rivenduto all’esterno. “Un impianto di meccano-raffinazione di taglia medio-piccola da 20 mila tonnellate di rifiuti l’anno presenta costi di circa 40 euro per tonnellata di materiale”, spiega Paolo Plescia. “Per una identica quantità, una discarica ne richiederebbe almeno 100 e un inceneritore 250 euro. A questi costi vanno aggiunti quelli di gestione, e in particolare le spese legate allo smaltimento delle scorie e ceneri per gli inceneritori, o della gestione degli odori e dei gas delle discariche, entrambi inesistenti nel Thor. Quanto al calore, i rifiuti che contengono cascami di carta producono 2.500 chilocalorie per chilo, mentre dopo la raffinazione meccanica superano le 5.300 chilocalorie”.

Un esempio concreto delle sue possibilità? “Un’area urbana di 5000 abitanti produce circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi”, informa il ricercatore. “Con queste Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile”. Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione. Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile”. Un’altra applicazione interessante di Thor, utile per le isole o le comunità dove scarseggia l’acqua potabile, consiste nell’utilizzazione dell’energia termica prodotta per alimentare un dissalatore, producendo acqua potabile e nello stesso tempo eliminando i rifiuti soldi urbani.  

 

La scheda

Che cosa: Thor (Total house waste recycling) sistema per il recupero e la raffinazione dei rifiuti solidi urbani
Chi: Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr

Per informazioni:

Paolo Plescia, Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr, tel. 06.90672826, e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  

Per approfondimenti:

http://www.ladestrasiniscola.com/wp-content/uploads/2008/05/trattamento-riufiuti-thor_cnr.pdf 

E’possibile guardare l'impianto THOR in funzione nelle riprese televisive recentemente fatte da:

·           La7 (31 gennaio 2008)  http://www.la7.it/news/dettaglio_video.asp?id_video=8383&cat=cronaca 

·         You Tube   http://www.youtube.com/watch?v=vo7glUJAREk 

Ulteriori informazioni:

http://it.wikipedia.org/wiki/Thor_(impianto)

http://www.assing.it/cms/index.php?option=com_content&task=view&id=91&Itemid=67

http://www.galileonet.it/primo-piano/9338/via-al-riciclaggio-indifferenziato

Alcuni pareri:

http://avolablog.blogspot.com/2008/01/thor-cnr-una-buona-soluzione-al.html

http://www.eergon.it/energia/pgthor.html

http://www.sestofiorentino.info/blogger/2008/01/alcuni-punti-fermi.html 

Un’iniziativa:

http://www.firmiamo.it/sistemathordelcnr

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L'UOMO E LE SUE ATTIVITA'


L'energia esiste in varie forme (elettrica, termica, chimica, ecc). Durante la nostra vita quotitiana siamo impegnati costantemente ad utilizzare o trasformare energia. L'uomo e le sue attività stanno aumentando sempre di più, così da far aumentare anche l'utilizzo e di conseguenza i costi dell'energia, da quelli economici a quelli sociali ed ambientali. Il risparmio energetico è l'insieme dei comportamenti, processi ed interventi che ci permettono di ridurre i consumi di energia necessaria allo svolgimento delle varie attività. Il risparmio può essere ottenuto sia modificando le nostre abitudini in modo che ci siano meno sprechi sia utilizzando tecnologie in grado di trasformare l'energia da una forma all'altra in modo più efficiente, ovvero, migliorare l'efficienza energetica.

Sotto il nome di risparmio energetico vanno diverse tecniche adatte a ridurre i consumi d'energia necessaria allo svolgimento delle varie attività umane. Il risparmio può essere ottenuto sia modificando i processi in modo che ci siano meno sprechi sia utilizzando tecnologie in grado di trasformare l'energia da una forma all'altra in modo più efficiente.

Vedi anche: http://it.wikipedia.org/wiki/Risparmio_energetico

  L'ENEA, su mandato e in collaborazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, ha predisposto un apposito sito  (http://efficienzaenergetica.acs.enea.it) allo scopo di illustrare le modalità di accesso agli incentivi per il risparmio e l'efficienza energetica, a partire da quelli introdotti dalla legge Finanziaria 2007, al fine di sostenere gli interventi di razionalizzazione energetica nel settore civile, in quello industriale e nel terziario. Il sito è in continuo aggiornamento e sono inserite nuove pagine e nuovo materiale non appena si rendono disponibili.Un interessante e completo opuscolo sul risparmio energetico che possiamo ottenere intervenendo sui nostri impianti casalinghi è scaricabile al seguente link: http://efficienzaenergetica.acs.enea.it/doc/risparmio_casa_agg.pdf

  

Nel maggio 2007, Eni ha presentato la Campagna di Efficienza Energetica 30PERCENTO. La Campagna di Efficienza Energetica Eni permette di calcolare il beneficio effettivo di ogni singolo comportamento e quantificare, di conseguenza, il relativo risparmio. Questo risparmio può raggiungere i 1.600 euro, quasi una "quattordicesima fai da te". Si tratta di 24 consigli facilmente adottabili da tutti i cittadini poiché non comportano modifiche significative al proprio stile di vita; i settori per i quali vengono indicati i comportamenti sono, infatti, quelli che coinvolgono le azioni pratiche quotidiane, i trasporti, il riscaldamento, l'illuminazione domestica e gli elettrodomestici e riguardano il modo in cui una famiglia "tipo" di 4 persone, consuma energia in tutte le sue attività. L'effetto totale di questi comportamenti produce un risparmio fino al 30% dei consumi di energia di una famiglia.
Inoltre, se i 24 consigli fossero applicati da tutti, potrebbero permettere un notevole beneficio per l'intera nazione sia per quanto riguarda la spesa energetica del paese sia in termini di abbattimento dell'anidride carbonica: una riduzione del 30% dei consumi delle famiglie consentirebbe infatti di evitare ogni anno l'emissione di oltre 50 milioni di tonnellate di anidride carbonica, più della metà del deficit dell'Italia rispetto al target fissato dal protocollo di Kyoto.
Dei 24 comportamenti individuati, 14 sono a costo zero - non comportano, cioè, alcun esborso per le famiglie; gli altri 10 sono a costo sopportabile e comportano un investimento che si ripaga in tempi brevi e che in molti casi può godere di sussidi e incentivi.

 http://www.30percento.it/default.htm 

Molto utili (anche se un po’ datati) due Manuali disponibili in rete: il primo, realizzato dalla sede toscana di Amici della Terra, è scaricabile dal sito: http://www.amicidellaterra.org/download/manuale_risparmio_energetico.pdf

 Il secondo, frutto del lavoro dell’Adiconsum, si trova a questo indirizzo:http://adiconsum.inforing.it/shared/documenti/doc2_44.pdf

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