(…) Si chiude oggi a Genova, con un + 20% di visitatori, la quarta edizione di "Slow Fish", il salone internazionale a cadenza biennale dedicato al mondo dell'ittica. In quattro giorni di manifestazione sono decine di migliaia le persone che hanno esplorato i mondi del mare e del consumo sostenibile in tutte le loro possibili intersezioni, gustando anche le prelibatezze delle varie "osterie" regionali ospitate nel nuovo padiglione progettato dall'architetto Jean Nouvel.
Svariati i prodotti, gli argomenti e le problematiche portate in fiera da "Slow Food", ente organizzatore insieme alla Regione Liguria. L'educazione di grandi e piccini è stata posta al centro sin dalle prime ore così come il divertimento, amplificato da concerti musicali e percorsi tematici sullo sfondo dello splendido mare locale.(...)
(…) La differenza tra le impronte energetiche alimentari di ricchi e poveri è piuttosto sensibile. Spendiamo 10 kcal di origine fossile per ogni kcal che infiliamo nei nostri stomaci.(...)
La Commissione Internazionale per il Futuro dell'Alimentazione e dell'Agricoltura
Composta da scienziati, politici e agricoltori la task force dell'ecosostentamento, supportata da Regione Toscana, ha prodotto tre Manifesti con altrettante linee-guida: uno sul Futuro del Cibo, per promuovere una produzione "virtuosa", sufficiente e accessibile a tutti; uno sul Futuro dei Semi, con l'appello ai governi per ribaltare la privatizzazione delle sementi, e un altro sul Cambiamento Climatico e il Futuro della Sicurezza Alimentare, a favore dei sistemi produttivi ecologici e biologici.
“The End of Food: How the Food Industry is Destroying Our Food Supply And What We Can Do About It”
The book presents a thoroughly researched, at-times funny, at-times angry, disturbing, illuminating and wholly engrossing case study of everything that is wrong with what we eat today. From the unnatural, bottom-line-driven ways in which crops and animals are raised, to the overwhelming number of non-food substances – some, like genetically modified organisms or trans-fatty acids, added deliberately; others, like salmonella, listeria and E. coli, the accidental byproducts of the heedless quest for speed, uniformity and cost-efficiency – in our food, Pawlick persuasively paints a picture of a food system gone short-sightedly and unwholesomely awry.(...)
Come mai siamo sempre più esposti a infezioni e intossicazioni? E perché la sovrabbondanza, che in Occidente ha portato obesità e diabete, non ha risolto il problema della fame nel mondo? Il giornalista scientifico Paul Roberts ha analizzato il "problema cibo" per anni. Ha visitato stabilimenti di multinazionali, fiere agricole in Cina, impianti di confezionamento della carne e catene di supermercati. La sua tesi è che "siamo alla fine di quella che un giorno sarà definita l'età aurea del cibo: quel breve, prodigioso periodo durante il quale ciò che mangiavamo sembrava diventare di anno in anno più abbondante, più sicuro, più nutriente". A lui abbiamo chiesto di commentare in 10 punti le emergenze attuali. E di tracciare una possibile soluzione.(...)
Capire qualcosa di preciso nelle etichette alimentari é decisamente per addetti ai lavori. Tra norme italiane che cambiano di frequente, direttive europee applicate e non, mercato globalizzato con norme diverse da Paese a Paese, falsi che difficilmente si riesce a capire se siano tali... l'informazione e la salute del consumatore sono quotidianamente a repentaglio. Di fatto accade che dobbiamo fidarci dei controlli istituzionali e, soprattutto, della buona fede di commercianti e produttori perche', per quanto attenti siamo e per quanto sviluppate siano le nostre conoscenze, la fregatura e il pericolo sono sempre a portata di mano. (...)