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Nutrizione

“SUPER SIZE ME”


Super Size Me” è un documentario del 2004, diretto ed interpretato da Morgan Spurlock.

La pellicola segue un esperimento portato avanti dal regista: per un mese (30 giorni) ha mangiato solamente cibo della nota catena mondiale di fast food McDonald's, tre volte al giorno, ogni giorno - interrompendo contemporaneamente ogni attività fisica - e documentando tutti i cambiamenti fisici e psicologici avvenuti.

Oltre a questo, Spurlock esplora l'enorme potere della catena sull'industria dei fast food e come questa incoraggi un'alimentazione povera per massimizzare il proprio profitto.

La scheda di Wikipedia: http://it.wikipedia.org/wiki/Super_Size_Me

Il trailer: http://www.youtube.com/watch?v=I1Lkyb6SU5U

L'introduzione del documentario: http://www.youtube.com/watch?v=V168xofxgu0

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“FAST FOOD NATION”


Fast Food Nation è un saggio del giornalista americano Eric Schlosser, pubblicato nel gennaio del 2001. Il libro (che ha suscitato molte polemiche a causa dei suoi contenuti) si occupa principalmente dell'industria del Fast food, illustrandone gli aspetti e gli interessi nascosti, e narrando anche le storie di persone direttamente coinvolte nel sistema alimentare statunitense.

L'articolo:

http://allthefoodoftheworld.wordpress.com/2010/03/10/fast-food-nation-eric-schlosser/

La scheda di Wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Fast_Food_Nation_(libro)

Il libro:

http://www.ilsaggiatore.com/argomenti/politica-attualita/9788856500288/fast-food-nation/

Alcuni estratti dal libro:

http://books.google.it/books?id=cK8Le_PGIhAC&pg=PA233&lpg=PA233&dq=American+meat+business&source=bl&ots=iBNx6dKryj&sig=KxNDBlWbBXtRE9pfXiGGFQ5qzXQ&hl=it&sa=X&ei=cwEPU7e9FsaGywOs2YCYDQ&ved=0CDEQ6AEwAQ#v=onepage&q=American%20meat%20business&f=false


Nel 2006 il regista Richard Linklater, prendendo spunto dal libro, ha realizzato un film omonimo.

La scheda di Wikipedia:

http://it.wikipedia.org/wiki/Fast_Food_Nation_(film)

Il sito ufficiale del film:

http://www.foxsearchlight.com/fastfoodnation/

Recensione e trailer del film:

http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=44276

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“IL NOSTRO PANE QUOTIDIANO”

 

Se state prendendo in considerazione la possibilità di diventare vegetariani, potreste trovare interessante "Our Daily Bread" (Il Nostro Pane Quotidiano), un documentario che permettere di dare un'occhiata ai "dietro le quinte" dell'industria alimentare di oggi, letale e tecnologicamente avanzata. Aprendo le porte del mondo della produzione, spietato ed efficiente, dal concepimento al raccolto, questo documentario oggettivo espone le proprie ragioni contro la crudeltà verso gli animali, senza affidarsi a voci narranti o commenti di alcun genere. Lasciando semplicemente che i rumori di fondo degli stabilimenti fungano da colonna sonora, il filmato trascina lo spettatore nei compartimenti mortali di svariati macelli futuristici, quasi fosse il testimone involontario di un massacro senza pieta'. Our Daily Bread offre un ritratto non solo della morte, ma dei maltrattamenti di cui sono vittima questi sfortunati animali degli allevamenti intensivi, in ogni stadio del loro ciclo vitale.
Che cosa c'è di più scioccante che vedere un vitellino partorito da un taglio praticato dall'uomo sul fianco della vacca, anziché dal ventre materno? Forse vedere dei pulcini sputati fuori da tubi pneumatici su dei nastri trasportatori, ad una velocità impressionante, che lasciano poi cadere questi frastornati neonati in contenitori che, a loro volta, li trasportano in altri ambienti chiusi, altrettanto meccanizzati, dove vengono messi "all'ingrasso".
Poi ci sono le immagini di pesci, maiali e bovini che vanno incontro al loro destino, trascinati e smembrati, come in una catena di montaggio, le loro carcasse fatte a pezzi in un processo automatico che utilizza quasi ogni parte del loro corpo, esclusa la coda. I pochi operai che appaiono nel filmato hanno sguardi lontani ed indifferenti a testimonianza del fatto che, da tempo ormai, si sono arresi spiritualmente a questo lavoro che prosciuga l'anima di chi lo svolge. Nessuno mostra un briciolo di compassione per le creature con cui ha a che fare.
Our Daily Bread dirige inoltre l'attenzione sull'attuale approccio asettico verso l’agricoltura, descrivendo quello che succede all’interno dei grandi capannoni adibiti a serre in cui frutta e verdura vengono coltivate esclusivamente sotto la luce artificiale e spruzzate con pesticidi da quelli che sembrano astronauti in tuta e casco spaziali e con maschera antigas.
Con panoramiche grandangolari belle come quelle di Koyaanisqatsi* (1982), Our Daily Bread risulta ancora migliore di quel classico ecologista, perché suscita negli spettatori un senso di urgenza e non permette loro di rimanere distaccati. Così, come complici dei cospiratori, ma non imputati, in un compromesso etico di proporzioni impensabili, veniamo spronati ad impedire che il settore agro-industriale trascini il pianeta in un processo di totale collasso morale ed ecologico. Perché, dal momento che abbiamo già razionalizzato il modo atroce in cui vengono trattati piante ed animali, il passo per arrivare a fare orecchie da mercante davanti ad un genocidio di massa non dovrebbe essere poi tanto lungo. Un'esperienza angosciante che promette di ossessionarvi per il resto dei vostri pasti.

NdT: Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio, documentario sperimentale il cui titolo, tradotto dalla lingua degli indiani Hopi, significa "vita disordinata", che si pone come lente rivelatrice attraverso cui la realtà appare come una vorticosa corsa verso la catastrofe.

Fonte: FinalCall.com, "Horrifying documentary offers peek at food industry", 7 dicembre 2006, http://www.finalcall.com/artman/publish/article_3094.shtml

Tratto da: http://www.agireora.org/info/news_dett.php?id=92

Altri video sull'argomento: http://www.agireora.org/info/video_gallery.html

* * * * *

Sito web ufficiale del documentario:http://www.unsertaeglichbrot.at/jart/projects/utb/website.jart?rel=en

Recensione e trailer del documentario: http://www.ecoblog.it/post/4130/ecocinema-il-nostro-pane-quotidiano

Altre recensioni:

http://www.winenews.it/index.php?c=detail&id=9812&dc=58

http://www.blogbuster.it/dblog/articolo.asp?articolo=398


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REPORT Il piatto è servito

 RAI TRE

L'inchiesta di “REPORT”

 

IL PIATTO E' SERVITO”

di Michele Buono e Piero Riccardi

(andata in onda domenica 30 novembre 2008 alle 21.30)

 

 

Quali sono, per esempio, i costi occulti dell'agricoltura intensiva? E invece l'obesità o la malnutrizione, i pesticidi nel piatto o nei fiumi: quanto ci costano in termini di sanità, di danni sociali e ambientali? Quanto costa realmente la scomparsa di milioni di api dalle nostre campagne o la raccolta di pomodori in Puglia fatta dai lavoratori in nero?

 

Il Video della puntata: http://www.rai.tv/mpplaymedia/0,,RaiTre-Report%5E17%5E157117,00.html

 

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LATTE CRUDO

 LATTE CRUDO

 

Il latte crudo è stato, nel passato, e nelle popolazioni occidentali e medio orientali, un alimento quotidiano tradizionale di giovani e anziani sino al secolo ventesimo. A partire dai primi anni del '900, però, fu chiaro che le patologie anche gravi (tifo, tubercolosi, febbre maltese) legate al consumo di latte crudo rendevano necessarie nuove norme. Per questo, nei primi anni '30 in Italia fu imposta la pastorizzazione del latte.

http://it.wikipedia.org/wiki/Latte_crudo

http://www.federica.unina.it/agraria/microbiologia-degli-alimenti/microbiologia-di-prodotti-alimentari-latte-crudo-latte-trattato-termicamente-latte-fermentati/

La legislazione Italiana e Comunitaria permette oggi la vendita di latte crudo, quindi non trattato termicamente, e distinto dal latte fresco pastorizzato, esclusivamente tra il produttore ed il consumatore, sempre che l'allevamento di provenienza abbia le condizioni igienico sanitarie adeguate.

Qualche settimana fa i media ci hanno inondato di immagini e parole che mettevano in discussione le proprietà del latte crudo e che diffondevano timore in chi ne fa uso:

http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=717296

http://www.altroconsumo.it/latte-latticini-uova/latte-crudo-allarme-batteri-s227883.htm

http://www.youtube.com/watch?v=kL7yFl5OkBs

Ciò ha sollevato una serie di domande agli esperti ed un acceso dibattito tra i consumatori:

http://www.avanzi.unipi.it/agricoltura/produzioni_zootecniche/documenti_prod_zootecniche/latte_crudo_brochure.pdf

http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?idSezione=1595

http://trashfood.com/2008/12/latte-cotto-e-crudo.html


L’attacco denigratorio contro la vendita diretta del latte crudo ha ottenuto il risultato di un'ordinanza del Ministero della Salute che prevede l’obbligo di riportare sulle macchinette erogatrici in maniera ben visibile ed a caratteri in rosso l’indicazione che “il latte deve essere consumato previa bollitura”.

http://www.governo.it/GovernoInforma/Dossier/latte_crudo/

http://www.ministerosalute.it/dettaglio/phPrimoPianoNew.jsp?id=208


I due prodotti (latte crudo e latte fresco pastorizzato) si sono trovati ad essere contrapposti in quanto emergono interessi contrastanti a livello economico tra industria del latte e piccoli allevatori.

http://www.ariannaeditrice.it/articolo.php?id_articolo=23505


Chi si oppone a questa ordinanza invita a firmare questa petizione:

http://www.ipetitions.com/petition/consorziotutelalattecrudo/index.html


Segnalo quest'articolo che cerca di coniugare cognizioni scientifiche con chiarezza espositiva:

http://trashfood.com/category/filiere

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IL SUCCESSO DEGLI ALIMENTI FUNZIONALI: MA FUNZIONANO DAVVERO?

 IL SUCCESSO DEGLI ALIMENTI FUNZIONALI: MA FUNZIONANO DAVVERO?

 

Segnaliamo la puntata del 11 gennaio 2009 del programma “Radio Europa” di Radio1 Rai

http://www.radio.rai.it/player/player.cfm?Q_CANALE=http://www.radio.rai.it/radio1/radioeuropa/archivio_2009/audio/radioeuropa2009_01_11.ram


Superati gli eccessi della tavola nelle feste natalizie, è partita in tutta Europa la corsa alle diete riparatrici. Ma al di là delle pillole da farmacia e degli altri prodotti specifici per problemi come celiachia o diabete, quello che cattura a ritmo crescente i consumatori del vecchio continente sono i cosiddetti cibi funzionali. Avete presente? Quegli alimenti normali a cui vengono aggiunte sostanze definite benefiche per la nostra salute. Basta gettare un occhio tra le etichette di yogurt, biscotti, acque minerali, uova e formaggi, per notare con quale risalto - sempre più spesso- venga segnalata la presenza di vitamine, fibre, sali, omega 3, o l'assenza di sostanze che favoriscano l'aumento di peso o la crescita del colesterolo. Insomma, o qualcosa in più o qualcosa in meno rispetto ai prodotti tradizionali. Il problema, però, è che - al di là della loro presa sul nostro senso di colpa per il girovita un po' allargato - non è detto che questi prodotti mantengono i miracoli che promettono. E proprio per fare chiarezza sul fenomeno, il Centro europeo dei consumatori ha diffuso un libretto che chiunque può richiedere gratuitamente con tutte le informazioni per difendersi.

 

Vedi anche: http://www.euroconsumatori.org/16849v16919d44178.html

 

 

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