Festival delle Resistenze Contemporanee
DIRITTI UMANI |
Dal 25 aprile al 1 maggio a Bolzano si tiene il primo Festival delle Resistenze Contemporanee: una settimana di incontri e dibattiti, ma anche di arte, musica e spettacoli.
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Dal 25 aprile al 1 maggio a Bolzano si tiene il primo Festival delle Resistenze Contemporanee: una settimana di incontri e dibattiti, ma anche di arte, musica e spettacoli.
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Malgrado le rivolte e rivoluzioni in Medio Oriente e in Nordafrica, ci sono due paesi che non sono stati nemmeno sfiorati dalle manifestazioni antigovernative.
La rivolta contro il regime di Assad in Siria finisce in un bagno di sangue: un massacro che ha visto la polizia spiegare forze senza precedenti e sparare sui manifestanti provocando oltre 60 morti, 68 a fine serata, tra cui anche un bambino di 11 anni. Migliaia di persone erano scese in piazza in tutte le principale città del Paese di prima mattina, non contente delle promesse del presidente Bashar Assad che, proprio ieri, aveva definitivamente abrogato lo stato di emergenza, in vigore dal 1963. (...)
L'articolo:
http://www3.lastampa.it/esteri/sezioni/articolo/lstp/399192/
Sull'argomento:
La scheda:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2011-03-23/siria-092527.shtml
Passato...prossimo:
https://www.fabiomanzione.it/index.php?option=com_content&view=article&id=2329:syria-gang-attacks-peaceful-demonstrators&catid=46:diritti-umani&Itemid=105
DIRITTI UMANI |
I paesi poveri sono tali perché violenti o violenti perché poveri? Ieri toccava all’Afghanistan e al Congo. Oggi alla Costa d’Avorio e alla Libia. La violenza, pare, è sempre con noi, come la povertà. E sembrerebbe che ciò sia tutto quel che c’è da dire:
(...) Messo alle corde dalla crisi internazionale, dagli uragani, dal crollo del prezzo del nickel e dalla insufficiente raccolta della canna da zucchero, il castrismo light di Raúl (79 anni, balzato al potere nel 2006 dopo la gravissima malattia intestinale che colpì l'oggi 84enne Fidel) ha partorito una sorta di ircocervo che tenta di far coesistere la bussola rivoluzionaria con un abbozzo di minuscolo capitalismo. La gestazione è stata lunghissima. Accelerata a tratti da qualche accenno di agitazione sindacale e dai due milioni di proposte sollecitate al popolo dai dirigenti del comitato centrale. Frenata a volte dall'intransigenza ideologica di un Fidel restituito a malferme (soffrirebbe ora di un principio di Alzheimer) ma non più critiche condizioni di salute e dai custodi della purezza rivoluzionaria. Fino a che Raúl, personalità meno carismatica ma più pragmatica del fratello, ha deciso la spallata dicendo che l'economia centralizzata non può più farsi carico di tutti i problemi dei cubani. E' così saltato il patto sociale, secondo il quale il dipendente pubblico faceva finta di lavorare e lo Stato faceva finta di pagare. Verrà gradualmente abolita anche la "libreta", la tessera alimentare che integrava i miserrimi salari (l'equivalente di neanche una ventina di dollari al mese per i medici e i professori universitari). Sopravviverà solo per i pensionati e i bambini. Anche i servizi sociali gratuiti (sanità e scuola) saranno ridotti. (...)
L'articolo:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/la-via-cubana-al-capitalismo/2149409/
L'intervista:
http://espresso.repubblica.it/dettaglio/non-basta-riformare/2149426
Sull'argomento:
http://www.dirittodicritica.com/2011/04/21/cuba-crisi-riforme-libreta-18743/
http://www.hrw.org/en/news/2011/06/01/cuba-stop-imprisoning-peaceful-dissidents
Le aziende italiane sono le più etiche del mondo. Merito della certificazione SA 8000 che vede l'Italia primeggiare con 799 imprese (il 34,29% del totale mondiale) con bollino socialmente responsabile. Seguita solo, a distanza, da India (539 siti per il 33,13%) e Cina (339 siti per il 14,55%). Un primato che dimostra l'attenzione degli imprenditori italiani verso le tematiche della tutela dei diritti dei lavoratori, della responsabilità verso la comunità e l'ambiente. Un' identità etica e una reputazione sociale che non coinvolge solo le politiche interne all'azienda ma si estende anche ai fornitori. Insomma, massima attenzione all'intera filiera produttiva. (...)
L'articolo:
http://www.ilsole24ore.com/art/economia/2011-04-18/responsabilita-sociale-aziende-italiane-170806.shtml?uuid=AaT3m3PD&fromSearch
Il sito dell'Italian Centre for Social Responsibility (ICSR):
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Informazione di base:
http://it.wikipedia.org/wiki/Responsabilit%C3%A0_sociale_d%27impresa
http://en.wikipedia.org/wiki/Corporate_social_responsibility
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Sul caso ENI:
http://www.carta.org/2011/05/cara-eni-hai-bisogno-di-una-scopa/
Un caso ENEL:
http://asud.net/it/dalla-redazione/5-mondo/1561-guatemala-enel-ignora-gli-indigeni-di-cotzal.html