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Diritti Umani

Nazioni Unite: Vertice sulla droga

Nazioni Unite: Vertice sulla droga


(…) In un documento di 22 cartelle, l'Unodc lancia la sua proposta: non si tratta di scegliere tra salute (controllo della droga) e sicurezza (lotta alla criminalità). Bisogna agire su entrambi i fronti. Ma il rischio che la ricchezza prodotta dalla droga finisca per colmare la povertà dell'economia legale è altissimo. Alterando i mercati, condizionando politiche, comprando voti, elezioni. Potere. La sfida è titanica. La posta in gioco decisiva. (...)

I resoconti:

http://www.repubblica.it/2009/03/sezioni/cronaca/droga-libera/droga-libera/droga-libera.html

http://rassegna.governo.it/testo.asp?d=35349065



Il sito dell'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e la criminalità:

http://www.unodc.org/unodc/index.html


La Strategia dell'Ufficio delle Nazioni Unite:

http://daccessdds.un.org/doc/UNDOC/GEN/V07/806/72/PDF/V0780672.pdf?OpenElement


Gli esiti del Vertice di Vienna:

http://www.unodc.org/unodc/en/frontpage/cnd-roundup.html


I Rapporti delle Nazioni Unite:

http://www.unodc.org/unodc/en/frontpage/cnd-roundup.html

http://www.unodc.org/unodc/en/data-and-analysis/WDR.html


Alternative al proibizionismo:

http://www.prohibitioncosts.org/

http://www.independent.org/publications/books/book_summary.asp?bookID=13

http://www.brookings.edu/opinions/2009/0225_war_on_drugs_rozental.aspx

http://www.innocentievasioni.net/index.php?option=com_content&view=article&id=217:il-proibizionismo-e-fallito-la-legalizzazione-e-il-male-minore&catid=58:materiali

http://www.fuoriluogo.it/home/mappamondo/nazioni_unite/rassegna_stampa/vienna_2009_il_consenso_che_non_cera

http://www.fuoriluogo.it/home/mappamondo/nazioni_unite/rassegna_stampa/dieci_anni_di_fallimenti_della_guerra

http://www.corriere.it/esteri/09_gennaio_20/rocco_cotroneo_cocaina_la_scelta_dei_contadini_ccb1d99e-e6c0-11dd-8f4d-00144f02aabc.shtml




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Dei delitti e delle pene

Dei delitti e delle pene


(…) “Quanto la pena sarà piú pronta e piú vicina al delitto commesso, ella sarà tanto piú giusta e tanto piú utile. Dico piú giusta, perché risparmia al reo gli inutili e fieri tormenti dell'incertezza, che crescono col vigore dell'immaginazione e col sentimento della propria debolezza; piú giusta, perché la privazione della libertà essendo una pena, essa non può precedere la sentenza se non quando la necessità lo chiede. La carcere è dunque la semplice custodia d'un cittadino finché sia giudicato reo, e questa custodia essendo essenzialmente penosa, deve durare il minor tempo possibile e dev'essere meno dura che si possa. Il minor tempo dev'esser misurato e dalla necessaria durazione del processo e dall'anzianità di chi prima ha un diritto di esser giudicato. La strettezza della carcere non può essere che la necessaria, o per impedire la fuga, o per non occultare le prove dei delitti. Il processo medesimo dev'essere finito nel piú breve tempo possibile”.(...)

Dal Capitolo XIX:

http://it.wikisource.org/wiki/Dei_delitti_e_delle_pene/Capitolo_XIX


L'edizione del 1817:

http://books.google.it/books?id=YJYqAAAAMAAJ&dq=dei+delitti+e+delle+pene&printsec=frontcover&source=bl&ots=gOwO6IGAYY&sig=jYQXLWvulrY7W_gs4BUyKJt_nhA&hl=it&ei=T3fFSZKXGoiKjAeKjNGZCw&sa=X&oi=book_result&resnum=2&ct=result#PPR1,M1


Informazioni di base:

http://it.wikipedia.org/wiki/Dei_delitti_e_delle_pene

http://it.wikipedia.org/wiki/Cesare_Beccaria



Le carceri italiane del XXI secolo:

http://www.repubblica.it/2009/02/sezioni/politica/giustizia-10/dossier-carceri/dossier-carceri.html

http://www.giustizia.it/pcarcere/attualita/indice.htm

http://www.repubblica.it/2009/01/sezioni/politica/giustizia-7/piano-carceri/piano-carceri.html

http://www.ristretti.it/commenti/2009/gennaio/pdf9/piano_alfano.pdf

http://www.associazioneantigone.it/Index3.htm

 


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La Chiesa in Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace

La Chiesa in  Africa al servizio della riconciliazione, della giustizia e della pace


Accogliendo la richiesta dell’episcopato africano, il Santo Padre Benedetto XVI ha indetto in Vaticano la Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi che si terrà dal 4 al 25 ottobre 2009. Il Consiglio Speciale per l’Africa della Segreteria Generale del Sinodo dei Vescovi ha curato, in un primo tempo, il testo dei "Lineamenta" sull’argomento sinodale, pubblicato il 27 giugno 2006. In seguito, lo stesso Consiglio ha redatto il presente Instrumentum laboris, documento di lavoro della Seconda Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi. Si tratta della sintesi delle risposte sollecitate dai "Lineamenta", pervenute dalle 36 Conferenze Episcopali e da 2 Chiese Orientali Cattoliche sui iuris presenti nel continente africano, come pure dai 25 Dicasteri della Curia Romana e dall’Unione dei Superiori Generali, a cui si sono aggiunte riflessioni di varie istituzioni ecclesiali e di fedeli, impegnati nell’evangelizzazione e nella promozione umana nel continente africano.(...)

La presentazione:

http://www.vatican.va/roman_curia/synod/documents/rc_synod_doc_20090319_instrlabor-africa_it.html#Prefazione


Il documento sinodale:

http://www.vatican.va/roman_curia/synod/documents/rc_synod_doc_20090319_instrlabor-africa_it.html


 

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International Labour Organization (ILO) – 2009 Report

International Labour Organization (ILO) – 2009 Report


The Committee of Experts on the Application of Conventions and Recommendations, whose work constitutes the cornerstone of the ILO's supervisory system on international labour standards, has just published its annual report.

The Committee of Experts on the Application of Conventions and Recommendations is an independent body composed of legal experts charged with examining the application of International Labour Organization (ILO) Conventions and Recommendations by ILO member States. The annual report of the Committee of Experts covers numerous matters related to the application of ILO standards. The structure of the report is divided into the following parts:

(a) The Reader’s note provides indications on the Committee of Experts and the Committee on the Application of Standards of the International Labour Conference (their mandate, functioning and the institutional context in which they operate) (Part 1A, pages 1–4).

(b) Part I: the General Report describes the manner in which the Committee of Experts undertakes its work and the extent to which member States have fulfilled their constitutional obligations in relation to international labour standards, and it draws the attention to issues of general interest arising out of the Committee’s work (Part 1A, pages 5–41).

(c) Part II: Observations concerning particular countries cover the sending of reports, the application of ratified Conventions (see section I), and the obligation to submit instruments to the competent authorities (see section II) (Part 1A, pages 43–703).

(d) Part III: General Survey, in which the Committee of Experts examines the state of the legislation and practice regarding a specific area covered by a given number of Conventions and Recommendations. This examination covers all member States regardless of whether or not they have ratified the given Conventions. The General Survey is published as a separate volume (Report III (Part 1B)) and this year it examines the Occupational Safety and Health Convention,

1981 (No. 155), the Protocol of 2002 to the Occupational Safety and Health Convention, 1981, and the Occupational Safety and Health Recommendation, 1981 (No. 164) (Part 1B).

Finally, the Information document on ratifications and standards-related activities is prepared by the Office and supplements the information contained in the report of the Committee of Experts.

This document primarily provides an overview of recent developments relating to international labour standards, the implementation of special supervisory procedures and technical cooperation in relation to international labour standards. It contains, in tabular form, information on the ratification of Conventions and Protocols, and “country profiles” (Part 2).


The Report:

http://www.ilo.org/wcmsp5/groups/public/---ed_norm/---relconf/documents/meetingdocument/wcms_103484.pdf


ILO Website:

http://www.ilo.org/global/lang--en/index.htm

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21 marzo - Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie

21 marzo - Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime delle mafie


È il popolo degli onesti a scendere in piazza a Napoli. Sfilano in 150mila alla quattordicesima giornata della memoria e dell’impegno, tanti giovani, tante famiglie, insieme ai migranti campani, ai volontari dell’antimafia sociale, ai familiari delle vittime delle mafie. In marcia contro la criminalità organizzata, ma soprattutto in marcia per la giustizia e per i diritti. (...)

L'articolo:

http://www.liberainformazione.org/news.php?newsid=6611

 

La manifestazione:

http://www.aprileonline.info/notizia.php?id=11510

 

Libera Radio:

http://www.liberaradio.it/index.php?home


Il sito di Libera:

http://www.libera.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/1

 

Le attività della Fondazione Progetto Legalità Onlus:

http://www.progettolegalita.it/it/home/

http://www.progettolegalita.it/it/prodotti_sociali/escheda.php?id=1509&per=-1&st=0&k=Ricordo-Anteprime-Roma-Bologna-Milano

 

 Il trailer di "Fortapasc", il film sul giornalista Giancarlo Siani ucciso dalla camorra:

http://www.youtube.com/watch?v=LNZ1TBBIMog&hl=it

 


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Reporteros sin Fronteras: Informe sobre los Enemigos de Internet

Reporteros sin Fronteras: Informe sobre los Enemigos de Internet


La nueva lista de los "Enemigos de Internet", elaborada este año por Reporteros sin Fronteras, consta de quince países: Arabia Saudí, Belarús, Birmania, China, Corea del Norte, Cuba, Egipto, Etiopía, Irán, Uzbekistán, Siria, Túnez, Turkmenistán, Vietnam y Zimbabue. En 2007 eran solamente trece. Se han sumado a los tradicionales censores dos países subsaharianos: Zimbabue y Etiopía. "Nada sorprendente viniendo de unos países que normalmente agreden a los medios de comunicación tradicionales. En ellos, el índice de penetración de Internet es muy débil aunque, sin embargo, suficiente como para proporcionarles algunas pesadillas. Como sus mayores, pujan en la panoplia de la censura adaptada a la Red: arsenal legislativo, caza en los cibercafés, control de los proveedores de acceso...", escribe Reporteros sin Fronteras en la introducción de su informe.

A esa primera lista se han añadido once "países bajo vigilancia": Bahrein, Emiratos Arabes Unidos, Eritrea, Gambia, Jordania, Libia, Malasia, Sri Lanka, Tayikistán, Tailandia y Yemen. A diferencia de los primeros, no encarcelan a los bloggers ni censuran masivamente la Red. Pero la tentación es muy grande y los patinazos frecuentes. A menudo estos países han creado el marco jurídico necesario para amordazar Internet, cuando les parece bien. Sus autoridades judiciales o políticas utilizan a veces las leyes antiterroristas para vigilar y localizar a opositores y militantes, que se expresan en el Net.


El sitio:

http://www.rsf.org/rubrique.php3?id_rubrique=21


El Dossier:

http://www.rsf.org/article.php3?id_article=26160


Informacion general:

http://es.wikipedia.org/wiki/Reporteros_Sin_Fronteras

 

 

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