A UK government-commissioned study into food security has called for urgent action to avert global hunger. The Foresight Report on Food and Farming Futures says the current system is unsustainable and will fail to end hunger unless radically redesigned. It is the first study across a range of disciplines deemed to have put such fears on a firm analytical footing. The report is the culmination of a two-year study, involving 400 experts from 35 countries. According to the government's chief scientific adviser, Professor Sir John Beddington, the study provides compelling evidence for governments to act now. The report emphasises changes to farming, to ensure that increasing yields does not come at the expense of sustainability and to provide incentives to the agricultural sector that address malnutrition. (...)
L’agricoltura italiana si sta popolando sempre più di lavoratori d'origine straniera. Immigrati di varie nazionalità sono impiegati nelle mansioni e nei settori più disparati, soprattutto in arboricoltura e in orticoltura, ma anche negli allevamenti e nel taglio dei boschi.
Priscila Facina Monnerat, esponente del Movimento Sem Terra, ha partecipato a Pisa ad alcune iniziative organizzate dall’associazione Fratelli dell’Uomo insieme al corso di laurea in Scienze per la Pace. Prima un seminario alla Facoltà di Ingegneria su “Questione Ambientale e sovranità alimentare in Brasile”, poi un dibattito pubblico a Rebeldía su “Brasile: elezioni politiche e movimenti sociali”. ScienzaePace le ha posto alcune domande: sul suo lavoro e sulle campagne della sua organizzazione, sulla situazione sociale in Brasile dopo il lungo governo Lula, sulle prospettive aperte dall'elezione di Dilma Rousseff, sul futuro dei movimenti sociali per la terra e del loro rapporto con i contesti urbani. Dall'intervista emerge con forza tutto il potere di cambiamento insito nelle pratiche di "auto-organizzazione dal basso" e in una modalità di rapporti sempre critici ed autonomi verso i partiti, compresi quelli "progressisti" e di "sinistra". (...)
Video - Dialogo tra Luigi Bistagnino (Politecnico di Torino) e Carlo Petrini (Slow Food) sui temi della sostenibilità nel consumo alimentare, dell’economia sistemica e dell’ecodesign delle scienze gastronomiche.
L’impresa cinese di costruzioni Cgc ha appena terminato i lavori dei nuovi uffici governativi a Bamako, capitale del Mali sulle rive del Niger. La “Administrative City” di uno dei Paesi più poveri al mondo – con un indice demografico tra i più elevati e l’80% dei cittadini che affidano la loro sussistenza all’agricoltura - è stata finanziata da Malibya, development company a patrimonio libico. Guarda caso, Malibya è sussidiaria a Bamako della Libya Africa Investment Portfolio (Lap) che ha acquisito il diritto esclusivo per 50 anni di gestire 100mila ettari di terra nella regione di Ségou (Mali). Nell’ambito di un più ampio progetto che, tra l’altro, ha previsto la costruzione, sempre a opera di appaltatori cinesi, di un gigantesco canale d’irrigazione largo 30 metri e lungo 40 chilometri. È l’ennesimo esempio di “land-grabbing”, usurpazione della terra, in questo caso concordata dai presidenti della Libia e del Mali a spese degli abitanti e della loro sussistenza. Ségou, la “ciotola di riso” del Mali, è da alcuni anni contesa tra gli investitori di Senegal, Sud Africa, Cina e le stesse imprese nazionali. (...)