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Agricoltura

International Workshop on Adaptation to Climate Change in West African Agriculture

International Workshop on Adaptation to Climate Change in West African Agriculture



The World Meteorological Organization (WMO), together with the UN Food and Agriculture Organization (FAO) and the UN Environment Programme (UNEP) are organizing an International Workshop on Adaptation to Climate Change in West African Agriculture, which will take place from 27-30 April 2009, in Ouagadougou, Burkina Faso.(...)


The paper:

http://climate-l.org/2009/04/15/wmo-unep-and-fao-to-hold-workshop-on-adaptation-to-climate-change-in-west-african-agriculture/


Workshop website:

http://www.wmo.int/pages/prog/wcp/agm/meetings/iwacc08/index_en.html

 

 

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Biodiversità in agricoltura - Domesticazione Evoluzione Sostenibilità

Biodiversità in agricoltura - Domesticazione Evoluzione Sostenibilità



Resoconto del secondo Simposio Internazionale dedicato alla figura di Jack R. Harlan (1917-1998), a dieci anni dalla scomparsa del famoso genetista. L’incontro è stato organizzato a Davis anche per celebrare il primo centenario del locale Campus dell’Università della California. (…) La biodiversità in agricoltura è oggi al centro di tendenze che hanno percorso la società negli ultimi anni. Tra queste, un crescente interesse nelle origini dell’agricoltura come tappa fondamentale nell’evoluzione umana, le preoccupazioni rispetto la perdita della diversità biologica non solo delle specie vegetali ed animali d’interesse agrario e dei loro progenitori selvatici, ma anche degli ecosistemi naturali in generale. Ancora, la consapevolezza del ruolo della biodiversità agricola nel funzionamento degli ecosistemi e nella sostenibilità dell’agricoltura, ed infine nell’interesse delle persone a conoscere più a fondo la produzione agricola ed il suo impatto sulla sicurezza alimentare, la salubrità dei prodotti e la qualità dell’ambiente. (…)


Il resoconto del Convegno:

http://www.semirurali.net/modules/article/view.article.php/c9/10



Notizie biografiche su Jack R. Harlan:

http://www.bioversityinternational.org/publications/Web_version/47/ch13.htm


Gli atti del Primo Simposio:

http://www.bioversityinternational.org/publications/Web_version/47/begin.htm#Contents


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Passato...prossimo - Lettera aperta... sull'agricoltura e la crisi

Lettera aperta... sull'agricoltura e la crisi

 

 

Signor Primo Ministro,
Signor Ministro dell’agricoltura,
Cari Presidenti,
Cari Segretari,

 

Ci rivolgiamo direttamente a voi con questa nostra lettera per comunicarvi le aspettative di quella parte dell’agricoltura italiana che, normalmente definita come "economicamente scarsamente rilevante" rappresenta a tuttoggi il cuore stesso della nostra agricoltura come confermano i recentissimi dati dell’ISTAT “La distribuzione delle aziende agricole per forma di conduzione conferma il carattere tipicamente familiare che caratterizza la struttura dell’agricoltura italiana: le aziende a conduzione diretta del coltivatore sono circa 1,6 milioni, pari al 93,9% del complesso di aziende con SAU, e detengono complessivamente 10 milioni di ettari di superficie agricola utilizzata (78,8% del totale)…”.

Non stiamo qui a ricordarne il cruciale valore sociale ma a sottolineare ancora una volta il suo enorme contributo all’economia di questo paese ed al settore agricolo nazionale, tra i più importanti del Pianeta. Certo non possiamo passare sotto silenzio che tra il 2000 ed il 2007 ben mezzo milione di aziende agricole sono sparite, praticamente tutte con una taglia inferiore ai 50 ettari., ma crediamo anche che la forza di chi resta a lavorare nei campi o nelle stalle sarà difficile da piegare proprio in questo periodo in cui il lavoro diventa sempre più incerto e privo di stabilità. Nella confusione totale che ci sembra regni tra quanti debbono indirizzare le politiche pubbliche economiche necessarie ad affrontare la tremenda crisi della recessione/depressione che colpisce il modello attuale di sviluppo non si cita mai l’agricoltura come un settore coinvolto nella ricerca delle soluzioni.

Si continua a pensare a misure singole – più o meno sostenibili e solidali – per far fronte alle continue rotture che emergono nella stabilità e sostenibilità di un modello di sviluppo che da molto tempo non era più ne sostenibile ne stabile. La crisi finanziaria, la cosiddetta “crisi alimentare” che durerà ancora, i sussulti del valore dell’energia e, ben più grave ma meno presente nella cultura dell’insicurezza che sembra sovrastarci, l’avanzare dei cambi climatici continuano a produrre impegni di spesa miliardari parziali, localizzati, episodici che non solo non riparano il danno ma rischiano di aggravarlo a causa della velleità delle misure proposte. Noi crediamo che occorra necessariamente uscire dalle ricette che ricalcano le stesse vie che hanno prodotto la crisi attuale ed assumere con coraggio correttivi estremamente sostanziali alle politiche economiche che debbono ritrovare la supremazia della loro natura pubblica se si intende essere efficaci sia nella quantità di denaro investita che nell’impatto delle stesse politiche. Niente di nuovo al momento appare, è sempre lo stesso elenco: soldi all’industria per la produzione di auto, soldi per le infrastrutture orientate alla estroversione dell’economia e basate sulla volontà di caricare sulla società tutta intera una parte maggiore delle esternalità dei comparti industriali. Il resto è ipoteticamente indirizzato a sostenere i consumi privati. Mai specificatamente quelli alimentari.

Signor Primo Ministro, Signor Ministro, Cari Segretari

Cambiamo di logica e misuriamo i costi monetari e sociali del sostegno mirato a singoli comparti o a settori interi.(...)

 

Il testo completo della Lettera:

http://semionline.croceviaterra.it/contadini-ari/lettera-aperta-al-primo-ministro

 

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Il mondo secondo Monsanto

Il mondo secondo Monsanto


 

Pressioni sugli scienziati, i politici e i media: un inchiesta svela i metodi del gigante dell'agricoltura. Le monde selon Monsanto (Il mondo secondo Monsanto), un reportage estremamente discusso in Francia dopo la sua diffusione sul canale televisivo Arte l’11 marzo scorso. In poco meno di due ore, l’inchiesta di Marie-Monique Robin riassume tre anni di indagini sulla Monsanto, primo produttore mondiale di sementi convenzionali e di organismi geneticamente modificati (Ogm).


Informazioni di base:

http://fr.wikipedia.org/wiki/Le_Monde_selon_Monsanto


Il trailer:

http://dailymotion.virgilio.it/video/x4pfwx_le-monde-selon-monsanto_tech


Il film:

http://video.google.com/videoplay?docid=-8723985684378254371


Il libro:

http://www.ariannaeditrice.it/vetrina.php?id_macrolibrarsi=22975&PHPSESSID=cad5894986e6be2bc428272627e528f6

http://www.ilconsapevole.it/newsletter/_ogm_il_mondo_secondo_monsanto.htm

Un estratto dal libro:

http://www.ilconsapevole.it/media/il%20mondo%20secondo%20monsanto-anteprima.pdf

 

Il commento:

http://www.effettoterra.org/prova.html_1


Il “nuovo” codice di condotta Monsanto:

http://www.monsanto.it/codice_di_condotta/default.asp


Per leggere un’intervista all’autrice del documentario:

http://blog.panorama.it/culturaesocieta/2008/04/10/il-mondo-secondo-monsanto-il-documentario-partito-dal-web/


Le reazioni in Francia:

http://www.liberation.fr/recherche/?q=Le+Monde+selon+Monsanto&engine=synomia







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ACCORDO FAO-OIM PER AIUTARE MIGRANTI IN PAESI ORIGINE

ACCORDO FAO-OIM PER AIUTARE MIGRANTI IN PAESI ORIGINE


Promuovere e favorire gli investimenti dei migranti nello sviluppo agricolo dei loro paesi di origine, questo e' lo scopo di un nuovo accordo siglato tra FAO e l'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).
Il Memorandum d'intesa e' stato firmato dal Vice Direttore Generale della FAO Jim Butler e dalla Vice Direttrice Generale dell'OIM Ndioro Ndiaye. E' l'inizio di una collaborazione che vuole favorire la nascita di progetti agricoli direttamente avviati da comunita' di migranti residenti in Europa e in altre regioni dell'area OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico).
L'accordo prevede che FAO e OIM lavorino insieme per promuovere progetti di sviluppo proposti da migranti e focalizzati su Africa, Asia, America Latina e Medio Oriente. (…) e riflette il crescente riconoscimento internazionale del ruolo chiave che i migranti svolgono nei paesi di origine, grazie al loro contributo finanziario e alle loro competenze professionali.
Secondo i dati forniti dalla Banca Mondiale, infatti, nel 2008 le rimesse inviate dai migranti nei paesi in via di sviluppo hanno raggiunto i 283 miliardi di dollari, una somma superiore a quella disponibile tramite l'aiuto pubblico allo sviluppo o gli investimenti esteri diretti.

L'articolo:

http://www.asca.it/news-AGRICOLTURA__ACCORDO_FAO-OIM_PER_AIUTARE_MIGRANTI_IN_PAESI_ORIGINE-818779-ORA-.html


Dal sito della FAO:

http://www.fao.org/news/story/en/item/10804/icode/

http://www.fao.org/news/story/it/item/10899/icode/


Dal sito dell'OIM:

http://www.iom.int/jahia/jsp/index.jsp

http://www.iom.int/jahia/Jahia/media/press-briefing-notes/pbnEU/cache/offonce?entryId=24172


The World Migration Report 2008:

http://www.iom.int/jahia/Jahia/cache/offonce/pid/1674?entryId=20275



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2009 Anno Internazionale delle Fibre Naturali

2009 Anno Internazionale delle Fibre Naturali

 

imageL’ampia gamma di fibre naturali prodotte in numerosi paesi costituisce un’importante fonte di reddito per i coltivatori, giocando in tal modo un ruolo di primo piano nel miglioramento della sicurezza alimentare, nell’eliminazione della povertà e nel contribuire al raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio. Per questo motivo, l’Assemblea Generale, il 20 dicembre 2006, ha deciso di proclamare il 2009 Anno Internazionale delle Fibre Naturali e ha invitato la FAO a contribuire alla celebrazione dell’Anno, collaborando a tal fine con i governi, le organizzazioni locali, internazionali e non-governative, il settore privato e gli altri organismi delle Nazioni Unite.
L’Assemblea Generale esorta i governi, tutto il sistema delle Nazioni Unite e gli attori interessati ad approfittare di questo Anno per accrescere la consapevolezza sull’importanza di questi prodotti naturali.

 

 

Il sito dell’Anno Internazionale delle Fibre Naturali:

www.naturalfibres2009.org






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