The World Health Organization (WHO) has released a report providing an update of the scientific evidence on health risks caused by climate change titled “Protecting Health from Climate Change: Connecting Science, Policy and People.” The report outlines necessary action to protect health from climate change’s negative impacts, noting that the health sector already has at its disposal a number of effective interventions that can save lives in the present and reduce vulnerability to climate change in the future. In addition, the report singles out several policy options in other sectors, such as transport and energy production, that could simultaneously improve health and reduce greenhouse gas emissions. The report underscores the health community’s rapidly growing engagement on climate change and health, recommending priority actions to further support healthy and sustainable development.
"Lo Stato dimentica l'amianto killer" non è solo il titolo del suo recente libro (reperibile in internet) che presenterà a Roma il 18 gennaio ma è soprattutto la storia dell'inadempienza di uno Stato che ha, tristemente, privilegiato il profitto alla salute di ignari lavoratori e cittadini. Secondo l’Ufficio Internazionale del Lavoro, sono oltre 120.000 i decessi causati ogni anno da tumori provocati dall’esposizione all’amianto. Anche i dati forniti dalla Conferenza Mondiale sull’Amianto (tenutasi in Giappone nel 2004) parlano di oltre 70.000 persone che muoiono per cancro polmonare e circa 44.000 per mesotelioma pleurico.
L”influenza A”, le cui conseguenze per settimane hanno tenuto in allarme milioni di persone, in realta’ era una “falsa pandemia” orchestrata dalle case farmaceutiche pronte a fare miliardi di euro con la vendita del vaccino: l’accusa arriva da Wolfang Wodarg, il presidente tedesco della commissione Sanita’ del Consiglio d’Europa. Wodarg ha anche accusato esplicitamente le industrie farmaceutiche di aver influenzato la decisione dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ di dichiarare la pandemia. Pesante il j’accuse di Wodarg, ex membro dell’Spd, medico ed epidemiologo, secondo cui le multinazionali del farmaco hanno accumulato “enormi guadagni” senza alcun rischio finanziario, mentre i governi di tutto il mondo prosciugavano i magri bilanci sanitari spendendo milioni nell’acquisto di vaccini contro un’infezione che in realta’ era poco aggressiva. Wodarg ha fatto approvare una risoluzione nel Consiglio d’Europa che chiede un’inchiesta sul ruolo delle case farmaceutiche; e sulla questione il Consiglio d’Europa terra’ un dibattito a fine mese. La denuncia, riportata con grande evidenza dal Daily Mail, arriva qualche giorno dopo quella secondo cui i governi di mezzo mondo stanno cercando di sbarazzarsi delle milioni di dosi di vaccino, ordinate all’apice della crisi.(...)
Más de 33 millones de personas conviven con el VIH en el mundo y una de cada tres vive en la África Subsahariana. Las medidas de prevención y cuidado, no obstante, están dando unos resultados muy positivos que necesitan un sostenimiento económico a largo plazo.
Sono circa cinquecento milioni le persone nell’Africa sub-sahariana colpite dalle cosiddette “malattie tropicali neglette” (neglected tropical diseases, Ntd). Sono malattie estremamente debilitanti e spesso mortali, e sono per l’85 per cento infezioni per le quali esistono medicine e trattamenti. Un studio pubblicato dalla rivista "PLoS Neglected Tropical Diseases", mostra quanto poco basterebbe per tenerle sotto controllo.
La prevalenza di questo tipo di infezioni provocate da vermi quali nematodi, trematodi e cestodi (vermi ad anello, piatti e a nastro) è diminuita ovunque nel mondo tranne che nell’Africa sub-sahariana; qui quasi un terzo della popolazione è colpita, soprattutto i bambini in età scolare e le donne in stato interessante, riportando spesso gravi deficit fisici e mentali. Per avere un’idea di quanto queste patologie compromettono la vita delle persone basti pensare il loro impatto sulla qualità di vita è doppio rispetto a quello della tubercolosi. (...)