Convivio, la cultura in tavola
«I maccheroni sono cotti e noi li mangeremo», disse con studiata flemma il conte di Cavour mentre Garibaldi entrava a Napoli. Era il 1860 e l' Italia unita nasceva nel segno di un compromesso storico: pasta e formaggio, che scalzava l' accoppiata allora imperante al Sud, cioè cavolo e carne. Intanto i «mangia-maccheroni», ragazzini partenopei che si dividevano gli spaghetti in deschi improvvisati, per strada, incarnavano una lotta di classe generazionale che pervadeva la nascita di una nazione: da banchetto dei ricchi, la pasta si era trasferita anche sulle mense dei poveri. La nostra storia è una storia (anche) gustativa. «Prima ancora dell' Italia unita, c' era un "Paese Italia", con un' omogeneità alimentare più o meno compatta, ma viva», osserva Massimo Montanari, storico dell' età medievale (e tra i protagonisti di «Convivio», il ciclo di otto lezioni organizzato dalla Fondazione Corriere) che ha rintracciato le nostre origini in percorsi fatti di pane e olio, pomodoro e formaggio. La cultura ha preso forma anche seguendo il cibo, assecondandone i destini, i cicli storici. E ne ha assorbito gli aspetti più segreti, come l' arte del convivio, del simposio (dal greco: bere insieme). (...)
L'articolo:
http://archiviostorico.corriere.it/2011/dicembre/03/Convivio_cultura_tavola_co_9_111203080.shtml
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http://fondazionecorriere.corriere.it/iniziative/convivio_faa6c0ce-1748-11e1-8448-ba9de42f6fce.shtml
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