Internet e censura - Il bavaglio cinese
La Cina oggi controlla il pianeta degli uomini e dei soldi. Ciò che gli sfugge è il mondo delle idee, l' unico essenziale per la stabilità di qualsiasi potere autoritario. Internet, più del dissenso ufficiale, è il grande nemico di Pechino, probabilmente l' ultimo, il solo a spaventare ormai i leader del partito comunista. La tentazione di spegnere la Rete, isolando virtualmente la nazione dalla comunità globale, risale a tredici anni fa: niente web niente tentazioni di libertà, hanno concluso i censori cinesi, ed è scoppiata la più costosa guerra invisibile del secolo. (segue dalla copertina) Il nuovo motore della crescita non obbedisce però più esclusivamente agli ordini ideologici dei successori di Mao, dipendenti dalla propaganda. Anche in Cina comanda il business e le cose, per le dittature come per le democrazie, si fanno assai più complicate. Il prezzo di una società disconnessa è insostenibile e la seconda potenza del mondo è scossa dalla più pericolosa delle contraddizioni: vanta il record di oltre 450 milioni di cybernauti, ma pure il primato delle barriere che impediscono loro di navigare in uno spazio libero. (...)
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http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/09/13/il-bavaglio-cinese.html
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