8 Marzo 2012 - Donne, finanza (e non solo): una questione di etica
La Commissione delle Nazioni Unite sullo stato delle donne (CSW) esprime grave preoccupazione per il peggioramento della condizione femminile, provocato, oltre che dalla perdita di reddito derivante dall’attività lavorativa, anche dai tagli alla spesa sociale. Le donne restano spesso escluse dall’accesso al credito, alla proprietà dell’impresa o della terra, così come anche dalla formazione. Un vero spreco di potenziali risorse che tocca ovviamente anche il nostro Paese. Secondo quanto affermato dalla Banca d’Italia, infatti, qualora l’occupazione femminile in Italia raggiungesse il 60 % (così come previsto dagli accordi di Lisbona), il Pil crescerebbe di 7 punti percentuali. Si calcola inoltre che per ogni 100 donne che entrano nel mercato del lavoro si creano 15 posti di lavoro nel settore dei servizi. Molti però sono gli ostacoli di natura culturale organizzativa ed economica che impediscono di raggiungere questo obiettivo. (...)
L'articolo:
http://www.helpconsumatori.it/?p=41589
Il Convegno:
http://www.bancaetica.com/NewsEventsDetail.ep3?ID=788513
Sull'argomento:
http://www.helpconsumatori.it/?p=41656
http://www.helpconsumatori.it/?p=41689
http://www.helpconsumatori.it/?p=41690
http://www.helpconsumatori.it/?p=41673
Passato...prossimo:
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International Women's Day - 8 March
http://www.hrea.org/index.php?doc_id=967
Il sito delle Nazioni Unite dedicato alle donne:
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Il Libro di Human Rights Watch:
http://www.hrw.org/unfinished-revolution
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La storia delle "Donne di diritto":
http://www.zenit.org/article-30339?l=italian
Stiamo vivendo anni di grandi cambiamenti: l’accelerazione della globalizzazione, la crescente mole di informazioni, la sbalorditiva esplosione delle potenzialità della scienza e della tecnica, lo scontro delle civiltà. Questi cambiamenti richiedono nuove forme di apprendimento e nuovi modi di pensare: nella scuola, nel lavoro e nella vita pubblica.
Nel mondo interconnesso in cui vive oggigiorno la grande maggioranza degli esseri umani, non basta dire che cosa occorre a ciascun individuo o a ciascun gruppo per sopravvivere nel suo orticello: per presentarci all’appuntamento col futuro nelle condizioni che esso richiede, dovremmo cominciare fin da ora a coltivare nuovi talenti.
Howard Gardner, psicologo americano di fama mondiale, docente di Scienze cognitive e dell’educazione ad Harvard, principale rappresentante della teoria delle intelligenze multiple, spiega in questo volume quali abilità cognitive dovremmo sviluppare negli anni a venire. Chi avrà scommesso su queste abilità, potrà affrontare il futuro, qualunque esso sia. Quanti ne saranno privi, si troveranno in balia di forze che non saranno in grado di comprendere – sommersi dall’informazione, incapaci di fare fronte ai compiti loro richiesti, e impotenti a fare le giuste scelte nella vita pubblica e privata.
Per "sopravvivere" - secondo la teoria di Gardner che concepisce la mente come un insieme di capacità cognitive - occorre essere rigorosi e creativi allo stesso tempo: il primo dei cinque approcci mentali presi in esame dal professore americano è quello della mente disciplinata, la più classica se vogliamo, quella che accoglie i vari input che riceve nel tempo e poi li indirizza, concentrandosi in un campo particolare, che sarà quello dove eccelle. Segue la mente sintetica, essenziale nell`epoca di Internet e dei canali interattivi: chi ha questo tipo di impostazione raccoglie le informazioni, le seleziona e le sintetizza in maniera originale. La mente creativa è invece quella che coltiva nuove idee e si pone domande insolite, arrivando a risposte inattese.
Seguono poi due approcci che Gardner definisce "non opzioni ma necessità" oggi: la mente rispettosa - il modo di pensare di chi accetta le differenze, si sforza di capire gli altri e di collaborare - e quella etica, quella che valuta i bisogni e i desideri della società globale, cercando di spingersi oltre gli interessi personali. "Sono certo che ci sono altri approcci che è interessante studiare - spiega lo studioso - ma questi sono quelli su cui mi pare occorra mettere più enfasi oggi".
Il motivo, Gardner lo scrive nelle pagine del suo libro: "Il mondo del futuro - con i suoi motori di ricerca, robot e altre potenzialità informatiche - ci chiederà di avere capacità che finora sono state solo opzionali: per rispondere a queste richieste occorre che cominciamo a coltivare sin da ora queste capacità". Messaggio rivolto in particolare a insegnanti e genitori.
Ma il compito di coltivare le intelligenze non spetta soltanto ai maestri e ai professori: è una sfida che riguarda tutti coloro che lavorano con altre persone. Riprendendo le parole di Benjamin Franklin: “Noi dobbiamo realmente stare tutti uniti, altrimenti è certo che saremo divisi”.
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