Zygmunt Bauman e l'incognita del futuro
(...) In un'afosa e stipata sala stampa, nell'occasione del Festival della Mente di Sarzana, il celebre sociologo e filosofo polacco Zygmunt Bauman introduce la metafora dell'interregno, un concetto, che sembra ben descrivere lo spazio in cui si muove la nostra civiltà, utilizzato per la prima volta da Tito Livio ma ripreso anche da Gramsci, e costruito da una varietà di concause.
Come sottolinea Bauman, tra queste possono ben annoverarsi i radicali cambiamenti sociali introdotti dal galoppare della globalizzazione. Il cittadino viene disegnato e percepito come un consumatore anche dal proprio Stato, che si arroga il compito di soddisfarlo nell'erogazione di determinati servizi, senza che gli concesso però l'onere e l'onore di creare qualcosa, ma solo di "consumare". «Attualmente, tuttavia, il cittadino ha perso fiducia nello Stato - nota Bauman - non potendo questo più fare granché per soddisfare le richieste che gli provengono: mentre 60 anni fa il potere era nelle mani della politica, e la politica poteva dettare le regole, ora tra potere e politica c'è un netto smarcamento. La politica è rimasta ferma, mentre il potere è volato nel cyberspazio, o comunque al di fuori di ogni spazio nazionale». (...)
L'articolo:
http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=12151
Informazioni biografiche:
http://it.wikipedia.org/wiki/Zygmunt_Bauman
Il portale del Festival della Mente di Sarzana:
http://portale.festivaldellamente.it/it/eventi
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