La politica ai tempi del narghilè
(...) Non è pensabile scendere al locale sotto casa, a quello del partito o del sindacato, della consorteria professionale o della curva della squadra di calcio; sedersi all'interno o al l'aperto a seconda delle stagioni: ma il più delle volte fuori, sul marciapiede dissestato e nonostante lo smog, data la mitezza del clima cairota. Non si può stare da soli a pensare, leggere, scrivere o solo guardare il mondo che transita sulla strada; oppure in compagnia a discutere di politica con un occhio alla partita trasmessa dalla televisione incardinata nel muro, sopra l'angolo pieno di fuliggine nel quale "lo specialista" pulisce i narghile e prepara le miscele. Non è pensabile organizzare un matrimonio o una rivoluzione attorno a un tavolino, concludere un accordo commerciale, dirimere una lite o giocare a backgammon senza guardarsi in faccia, assorti sulle pedine.
Insomma: è inammissibile fare tutto questo al Cairo, sorseggiando un caffè turco senza avere accanto un narghile che ribolle. O non avere sul palato il sapore di caffè, aspirando il tabacco dal lungo tubo addobbato come la sella di un cammello, che parte dalla bolla di vetro e finisce nel bocchino. (...)
L'articolo:
http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2012-10-14/politica-tempi-narghile-155529.shtml?uuid=AbMKYwsG
Sull'argomento:
Informazione di base:
http://it.wikipedia.org/wiki/Narghil%C3%A8
http://fr.wikipedia.org/wiki/Narguil%C3%A9
http://en.wikipedia.org/wiki/Hookah
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