Quell'isola di plastica
AMBIENTE |
Resti di bottiglie, bicchieri, buste, suole di scarpe, spazzolini da denti, siringhe. A bordo del catamarano Arguita, il capitano Charles Moore, oceanografo americano fondatore dell’Algalita Marine Research Foundation, dopo più di 10 anni,
è tornato a navigare nel bel mezzo di questa spazzatura, nell’Oceano Pacifico tra Giappone e Hawaii. Là, dove nel 1997, quasi per caso, il ricercatore scoprì il fenomeno denominato poi “Pacific Trash Vortex” (Vortice di spazzatura del Pacifico) o anche “Great Pacific Garbage Patch”: un enorme ammasso di rifiuti, per l’80 per cento plastica, che si estende galleggiando per chilometri e chilometri a formare una specie di isola, grande due volte il Texas. Le cifre di questo mare di plastica fanno paura: 100 milioni di tonnellate di rifiuti per un diametro di oltre 2500 chilometri e una profondità di almeno 30 metri . Un ‘blob’ creato dall’essere umano che, dicono i ricercatori, continua ad aumentare minacciando l’ecosistema marino e gli stessi umani.(...)
L'articolo:
http://www.galileonet.it/primo-piano/11890/quellisola-di-plastica
Informazione di base:
http://it.wikipedia.org/wiki/Pacific_Trash_Vortex
< Prec. | Succ. > |
---|