I cablogrammi delle ambasciate Usa resi noti da Wikileaks evidenziano il preoccupante sviluppo delle miniere di uranio in Africa: standard di sicurezza inesistenti nelle miniere e nei disastrati e obsoleti centri di ricerca nucleare,
corruzione alle frontiere che permette alle multinazionali di sfruttare le miniere e contrabbandare materiale radioattivo attraverso i continenti.
Wikileaks rivela che i diplomatici Usa sono molto preoccupati per quel che accade nella Repubblica democratica del Congo (Rdc), e in Paesi come Tanzania, Niger, Burundi, dove le norme di sicurezza sono (quando va bene) scarse. Gli americani parlano di un coinvolgimento diretto nell'estrazione illegale e nel contrabbando di uranio dell''Africa di europei, cinesi, indiani e di società della Corea del Sud. Rivelazioni inquietanti, visto che la maggior parte dei reattori nucleari europei utilizzano uranio importato da Paesi africani. (...)
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