Italia - Stato dell’ambiente 2011: aria e suolo restano tra le priorità del Paese
Non conosce sosta la crescita del consumo di suolo in Italia: a livello nazionale il ritmo ha ormai superato i 100 ettari al giorno e la superficie impermeabilizzata copre più del 6% dell’intero territorio nazionale. I valori più elevati del soil sealing si registrano in Lombardia, Veneto e Campania con concentrazioni maggiori in corrispondenza delle aree urbane, sulle coste e lungo i principali assi stradali. Il fenomeno assume proporzioni più ampie nelle grandi aree di pianura poiché non si limita all’espansione della periferia urbana ma si diffonde anche nelle aree agricole, naturali e semi naturali. Nelle principali aree urbane, il consumo di suolo arriva ad estendersi anche per più della metà del territorio comunale: supera il 60% a Milano e Napoli, mentre a Roma la superficie impermeabile cresce oltre i 300 ettari all’anno.
“Qualità dell’aria”: biossido di zolfo, ossido di carbonio, benzene e piombo non costituiscono attualmente un problema, se non a livello locale e in specifiche circostanze; continua invece l’emergenza per PM10,,PM2,5 ed Ozono(O3), anche se il 2010 - esclusivamente per il PM10 - segna un valore positivo. Infatti, oltre la metà delle stazioni di monitoraggio presenti sul territorio (58%) registra valori al di sotto dei limiti. Per questo inquinante (PM10 primario) le sorgenti principali rimangono il settore civile (45%) e i trasporti ( 4% - poco più dei 2/3 provenienti da quello stradale). Situazione diversa per l’ozono estivo (O3): nel 2011 (da aprile a settembre compresi) l’obiettivo a lungo termine per la protezione della salute umana (120 μg/m3) non è stato superato solo nell’8% delle stazioni.
In 7 anni (2000 - 2007), il 37% dei litorali ha subito variazioni dell’assetto delle linee di riva superiori a 10 metri e i tratti di costa in erosione (897 km) sono ancora superiori a quelli in progradazione (851 km). L’arretramento della linea di riva e la perdita di superficie costiera sono particolarmente evidenti e profonde in corrispondenza delle foci dei fiumi. Nel periodo di riferimento, sono andati persi 600.000 m2 di spiagge. In crescita il numero dei litorali stabilizzati artificialmente: circa 250 gli interventi realizzati nell’arco dello stesso periodo, insieme a 16 km di nuove scogliere e più di 1 km di opere radenti.
E’ questo, in sintesi, il quadro descritto dall’Annuario dei dati ambientali 2011, il report frutto del lavoro svolto dal Sistema delle Agenzie Ambientali, presentato a Roma dall’ISPRA. (...)
L'articolo:
http://www.isprambiente.gov.it/it/comunicato_stampa_annuario_2011.pdf
Sull'argomento:
http://www.repubblica.it/ambiente/2012/07/05/news/rapporto_ispra-38568230/?ref=HREC2-3
http://www.helpconsumatori.it/ispra-aria-e-suole-le-priorita-del-paese/
http://www.greenreport.it/_new/index.php?page=default&id=16702
http://www.galileonet.it/articles/4ff59cd372b7ab76bc000002
La sintesi dei dati:
http://www.isprambiente.gov.it/it/Sintesi_annuario_dati_ambientali_2011.pdf
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Inchiesta sui pozzi e sui sistemi idrici:
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